Il panel di apertura ha visto l’introduzione alla giornata ed alle
tematiche affrontate nel documento da parte di rappresentanti MAE: il Min.
Plenipotenziario Pier
Francesco Zazo, la Cons. Emilia
Gatto, la dott.ssa Mina
Lomuscio della DGCS/UTC e per
l’Ufficio del Ministro per la Cooperazione Internazionale, il dott. Leone Gianturco che hanno offerto interessanti
interventi introduttivi. In particolare, l’intervento della dott.ssa Lomuscio
ha permesso di ripercorrere accuratamente le tappe che dal 2000 ad oggi hanno
portato il Ministero degli Affari Esteri ad essere uno dei pochi dicasteri a
fare concretamente delle politiche e azioni per l'applicazione della Convenzione ONU sui diritti delle
persone con disabilità.
Tra le iniziative intraprese in questo senso troviamo appunto le Linee Guida per l’introduzione della
tematica della disabilità nell’ambito delle politiche e delle attività della
cooperazione italiana del 2010 che,
insieme alle altre Linee
Guida tematiche rappresentano un importante quadro di riferimento le
attività di cooperazione allo sviluppo.
Già in questo documento viene messo in primo piano l’approccio
a doppio binario (twin track
approach) come metodo per sviluppare nuovi piani e strategie: rafforzare le
attività rivolte specificamente alla disabilità ed al contempo rendere
inclusivi del tema tutti i progetti di cooperazione. La valorizzazioneda parte
del Ministero e delle associazioni dell'azione sinergica che garantisca il
rafforzamento di un percorso virtuoso verso la piena inclusione della
disabilità, ha portato alla costituzione, nel 2011, del tavolo di lavoro MAE/DGCS-RIDS.
La RIDS è un network di quattro tra ONG e
DPOs (Associazioni di persone con disabilità): AIFO (Associazione Italiana Amici di
Raoul Follereau), DPI
Italia (Disabled Peoples’ International), EducAid e FISH (Federazione Italiana per il
Superamento dell’Handicap), costituita al fine di valorizzare un patrimonio di
esperienze e progetti che mettono al primo posto il rispetto dei diritti umani
delle persone con disabilità, standard internazionale per tutti i programmi
indirizzati ai paesi in cerca di sviluppo, basato sull’osservanza dei principi
sanciti dalla Convenzione ONU.
Il tavolo di lavoro così dato seguito a quanto indicato nelle
citate Linee Guida ed ha sviluppato una bozza
di Piano di Azione sulla disabilità, il documento presentato il 14 gennaio,
che ha come obiettivo quello di facilitare una efficace e coerente applicazione
delle Linee guida e di fornire strumenti concreti a tutti gli stakeholder che
operano nel settore.
Consapevoli del grande valore aggiunto che un processo
partecipativo può fornire, si è voluta aprire la partecipazione a tutti gli
attuali e potenziali stakeholder chiedendo a ciascuno di contribuire con i
propri saperi ed esperienze a delineare la versione definitiva del Piano di
Azione. Per questo motivo l’elevata partecipazione e la varietà degli enti ed
istituzioni presenti ha rappresentato già un primo successo verso il
rafforzamento della rete. Come ha ben spiegato nel suo intervento
conclusivo Giampiero Griffo, tra i maggiori esperti e portavoce
italiani sulla Convenzione ONU in veste di rappresentante della RIDS, “l'inclusione
effettiva si può fare solo con la partecipazione delle persone escluse” e “spesso
siamo noi, persone con disabilità, ad avere i saperi”.
La stesura del documento definitivo inizia ora, attraverso con la
costituzione di 4 gruppi di lavoro tematici:
Gruppo 1 “politiche e strategie”
Gruppo 2 “progettazione inclusiva e formazione”
Gruppo 3 “emergenza ed accessibilità”
Gruppo 4 “valorizzazione della societa’ civile e delle imprese”
Moderati e coordinati da rappresentanti del MAE e della RIDS, i gruppi
al loro interno discuteranno di proposte e suggerimenti che porteranno alla
chiusura del documento entro il mese di maggio.
Chi fosse interessato a partecipare al lavoro dei gruppi, può
inviare una mail a segreteriapianodisabili.coopit@gmail.com entro il 20 gennaio, indicando
la propria preferenza per uno o più gruppi.